"Ripensare la Pubblica Amministrazione".
Concorso a premi riservato alle classi 4^ e 5^ degli Istituti Superiori di Cesena
Nell'ambito delle iniziative collaterali all'inaugurazione dello Sportello Facile, sportello comunale polivalente per il cittadino, l'Amministrazione di Cesena ha promosso un concorso a premi rivolto alle classi quarte e quinte degli Istituti Secondari di Secondo grado di Cesena.
Il concorso consisteva nella redazione di un elaborato su un titolo individuato dall'Amministrazione qui riportato. Erano ammessi al concorso elaborati redatti singolarmente o in gruppo/classe.
Sono stati premiati i primi tre elaborati.
Graduatoria finale degli elaborati
LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E INTERNET. UNA SCOMMESSA VINTA?
Anni Duemila, siamo in piena Era Digitale. Questo, che dovrebbe essere un dato assodato, non è tale. La realtà nazionale è ben altra. Non tutte le famiglie riescono ad accedere ad Internet come vorrebbero: chi lamenta la mancanza della copertura ADSL, chi non è soddisfatto dalla velocità di navigazione e chi ancora non può permettersi economicamente l’acquisto di un computer o l’accesso a Internet.
È inammissibile che sia il cittadino a dover fare domanda per il collegamento ADSL quando questo dovrebbe essere garantito come qualsiasi altro servizio pubblico, data la sua utilità.
Si sfati l’idea comune che Internet e la navigazione nel Web siano appannaggio dei soli giovani o riservati a scopi lavorativi. Questi sono, al contrario, strumenti fondamentali nel quotidiano. Internet permette di avere un’intera enciclopedia a portata di un “clic”, news mondiali in tempo reale, invio di documenti da qualsiasi distanza e la possibilità di comunicare visivamente con persone a migliaia di chilometri. A livello locale consente di ridurre i tempi di fila agli sportelli per richieste di certificati, pagamenti di ticket e qualsiasi altro servizio fornito da enti pubblici e privati. È, inoltre, strumento indispensabile per chi ha una mobilità ridotta.
Se la sua utilità è una certezza, al contrario le indagini statistiche Agcom 2012 condotte sugli italiani indicano che solo il 55% di questi ne fa utilizzo e addirittura il 37,2% non ha mai avuto un accesso ad Internet. I fattori che determinano questa situazione possono essere molteplici.
Costi elevati per l’acquisto di computer o modem. Lo Stato dovrebbe andare incontro alle famiglie meno abbienti dando loro la possibilità di ricevere incentivi statali e detrazioni fiscali per l’acquisto di questi indispensabili strumenti. Siamo oggetto di un continuo “bombardamento” di offerte vantaggiose per navigare sul Web da parte di numerose compagnie telefoniche con il solo risultato di confondere, e talvolta raggirare, l’utente, promettendogli un valido servizio a costo contenuto, che, però, nella realtà non si dimostra tale. Questi disservizi sono in parte imputabili all’egemonia che Telecom possiede sulla linea ADSL. Le altre compagnie telefoniche, non potendo avere linee proprie, sono costrette a sfruttare quelle di Telecom, creando così un sovraccarico sull’unica linea esistente. Senza rendercene conto, sono ancora troppe le famiglie che non sono in grado di sostenere il costo dell’abbonamento alla rete Internet. L’amministrazione statale dovrebbe porre subito un rimedio a questa situazione stanziando fondi in loro aiuto. L’accesso al Web è un bene al quale, data la realtà tecnologica nella quale viviamo, non si può rinunciare.
Per un migliore e maggiore utilizzo dei servizi comunali on-line è necessario avvicinare i “meno giovani” all’utilizzo del computer e di Internet, offrendo corsi di formazione semplificati e totalmente gratuiti. Per aumentare il rendimento dei servizi on-line sarebbe fondamentale un servizio di gradimento che verificasse cosa i cittadini vogliono e quanto siano soddisfatti da ciò che è offerto loro. In questo modo il Comune potrebbe modificare il pacchetto di offerte disponibili rendendo i cittadini ancora più partecipi e soddisfatti dalla propria amministrazione. L’amministrazione pubblica del Comune di Cesena dovrebbe incentivare i cittadini a sfruttare questi numerosi servizi tramite agevolazioni o detrazioni fiscali. In questo modo ogni cittadino avrebbe approccio con questa realtà virtuale e si renderebbe conto della sua estrema utilità. Il Comune dovrebbe impegnarsi maggiormente nell’aumentare la visibilità di ciò che offre on-line, con pubblicità presso gli sportelli e magari anche pubblicità audiovisive. Sono ancora troppe le persone che ignorano le potenzialità dei servizi on-line solo perché nessuno le ha informate.
Un limite che deve essere fin da subito superato è quello riguardante la chiarezza e la fluidità degli strumenti on-line. Troppe volte si rinuncia a ciò che è offerto on-line perché troppo complicato o non esaustivo rispetto a quanto potrebbe esserci detto direttamente allo sportello. Come già è stato fatto, si devono snellire il più possibile queste strutture, rendendole così accessibili anche a chi ha minime conoscenze digitali. L’utilità di questi strumenti è indiscutibile per tutte quelle persone che per motivi di salute fanno fatica ad allontanarsi dalla propria casa o, addirittura, ne sono totalmente impossibilitati. Il risparmio di fatica e tempo è incredibile. A tutte queste persone con un semplice “clic” si può aprire un mondo al quale prima potevano accedere solo con l’aiuto di altri. Non sentono più preclusa la possibilità di compiere semplici azioni, come andare in Comune a richiedere certificati.
Un punto sul quale si deve lavorare molto è l’accessibilità di questi servizi ai disabili, sia a quelli che hanno difficoltà motorie che a quelli che nono possono sfruttare uno dei cinque sensi. Il Comune dovrebbe ingegnarsi nel creare appositi dispositivi di ausilio per queste persone.
Per i giovani, che “convivono” con il Web, l’amministrazione comunale dovrebbe indurre gli esercizi privati e pubblici a creare un portale d’informazioni unico. Noi giovani vorremmo trovare facilmente, senza spostarci continuamente da un sito all’altro, orari dei mezzi di trasporto, dei negozi, dei locali di svago e divertimento, dei musei, offerte di lavoro, novità e tutto ciò che può essere di stimolo per noi. Affinché il lavoro di un’amministrazione comunale non rimanga avulso dalla realtà dei giovani, chiediamo un coinvolgimento maggiore con la partecipazione diretta al loro operato e con l’accettazione di qualche nostro suggerimento.
Resta inteso che l’utilizzo dei servizi comunali on-line da parte degli anziani che vivono da soli è pressoché impossibile, perché per una vita intera hanno vissuto senza Internet e perciò non ne sentono il bisogno. Se davvero si volessero rendere ottimali le prestazioni dei servizi sul Web ci si dovrebbe avvalere dell’aiuto di giovani, magari in attesa di lavoro, che, retribuiti, si impegnassero ad esplicare queste formalità per loro. Si potrebbe così creare un servizio porta a porta di aiuto agli anziani, molto esaustivo ma forse troppo oneroso. Per ovviare a tutto questo, una soluzione ingegnosa sarebbe l’istituzione di un call center locale dedicato esclusivamente a chi non ha vie d’accesso ai servizi on-line o a chi desidera chiarimenti e aiuti. In questo modo, ogni anziano, tramite un telefonata gratuita e l’aiuto di persone competenti e, cosa da non trascurare, molto pazienti, non incontrerebbe più difficoltà nel compiere queste pratiche, per loro complicate.
I passi avanti compiuti dall’Amministrazione di Cesena nell’offerta di servizi on-line sono degni di nota e devono essere d’esempio per tutti quei Comuni che vogliono “digitalizzarsi”. Le vie da intraprendere per rendere i servizi on-line davvero efficienti sono molteplici e solo con l’aiuto reciproco tra cittadino, Comune e Stato si può giungere a traguardi eccezionali.
Matteo Ceccarelli IV D
Categoria: Archivio e Pubblicazioni | Data di pubblicazione: 15/07/2014 |
Sottocategoria: Eventi | Data ultima modifica: 15/07/2014 |
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