Principi generali che definiscono le caratteristiche principali dell'infrastruttura

La Posizione italiana sui principi fondamentali di Internet - a. Principi generali

Internet bene comune.  

I protocolli di Internet sono bene comune inalienabile, a garanzia della sopravvivenza stessa della rete. Essi rimangono a disposizione dei diversi attori che operano in Internet, siano essi società civile, imprese, o istituzioni pubbliche. Inoltre, dati, informazioni, contenuti ed esperienze presenti in rete e sulle piattaforme ivi ospitate rappresentano una risorsa comune in formato digitale che, ampliando l’offerta culturale e le possibilità di condivisione di conoscenze, arricchisce la collettività e favorisce il progresso sociale ed economico. A nessun individuo o gruppo può essere impedito, in modo diretto o indiretto, di accedere ai contenuti pubblici disponibili in rete.

Internet strumento cruciale per lo sviluppo e l’esercizio dei diritti umani.

Internet, in quanto risorsa globale di interesse pubblico, è uno strumento economico e di facile uso. E’ ubiquo e presente su tutto il territorio nazionale, e tecnicamente in grado di supportarne la fruizione da parte di tutti gli utenti. Se questi requisiti sono soddisfatti, Internet è uno strumento essenziale per lo sviluppo e il conseguimento dei diritti fondamentali. A questo scopo occorre garantire che esso sia privo di qualsiasi barriera artificiale per la produzione, l'accesso, lo scambio e l'organizzazione della conoscenza.

Neutralità della rete e architettura aperta.

La neutralità della rete costituisce una garanzia che il futuro di internet mantenga quei requisiti di apertura, di competitività e di innovazione che hanno consentito il suo successo. Internet si basa su protocolli definiti attraverso un processo aperto e condiviso; gli standard adottati sono liberamente accessibili in rete; le reti, i servizi, le applicazioni, i sistemi in Internet non negano arbitrariamente l’interoperabilità di tutti i protocolli che sono applicabili. L’architettura di Internet prevede la raggiungibilità di tutte le reti che condividono i protocolli ed adottano la numerazione standardizzata, attraverso meccanismi di interconnessione tra reti di reti di operatori diversi, anche a più livelli (globale, regionale, locale); tutti gli operatori adottano come minimo il criterio del “best effort” per garantire la raggiungibilità di tutte le reti; nessun dispositivo o rete é discriminato nella connessione con qualsiasi altro dispositivo o rete sulla base di criteri economici, politici, sociali. Tutti gli operatori adottano per il servizio di accesso ad Internet, come minimo, il criterio del “best effort”, senza alcuna discriminazione sulla base del contenuto, del destinatario o mittente, del protocollo o dell’applicazione; qualsiasi servizio di accesso che non abbia questi requisiti minimi non può essere commercializzato come “accesso ad internet”, al fine di informare correttamente l’utente; gli operatori possono offrire servizi di tipo “premium” a qualità più elevata, purché non siano associati a pratiche commerciali anticompetitive. Infine Internet si regge su sistemi di governance indipendenti da interessi particolaristici di natura privata o statale.

Benefici della tecnologia e della rete.

Lo Stato riconosce che i cittadini devono poter beneficiare dei progressi della tecnologia digitale e delle sue applicazioni. Tali tecnologie possono contribuire in modo sostanziale a migliorare l’efficienza e l’efficacia dei servizi pubblici essenziali offerti dallo Stato, quali istruzione, giustizia e sanità, nonché ad ampliare le possibilità e le modalità di partecipazione democratica.

Modello decisionale trasparente con il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse (“stakeholder”).

La governance di Internet è trasparente (i processi decisionali avvengono pubblicamente) e flessibile (vale a dire in grado di adattarsi alle esigenze,in continua evoluzione, del contesto globale), e si avvale degli strumenti della cooperazione internazionale. Tutti i portatori di interesse (“stakeholder”) sono coinvolti in condizione di parità nella definizione delle politiche pubbliche, dell’assetto di governance e degli standard, sul modello tripartito (governi e istituzioni pubbliche, settore privato, società civile) inaugurato dal Summit Mondiale della Società dell’Informazione (2003-2005) e perfezionato dall’Internet Governance Forum delle Nazioni Unite (a partire dal 2006). In particolare, coloro che costruiscono dal basso e usano Internet (in altre parole, gli utenti e gli sviluppatori) sono al centro del policy-making.

 


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