Alla ricerca dei raggi cosmici
Lezione della dott.ssa F. Giovacchini
agli studenti di Bagno di Romagna
Francesca Giovacchini, laureata in Fisica presso l’Università di Bologna, dopo anni di esperienze all’estero, oggi è ricercatrice presso il Cern di Ginevra. Da anni partecipa al progetto AMS-02.
Recentemente (settembre 2014) sono stati annunciati nuovi risultati sulla misura della componente di elettroni e positroni nei raggi cosmici. Sono basati sull’analisi dei primi 41 miliardi di eventi raccolti dall’Alpha Magnetic Spectrometer (AMS) sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Questi risultati forniscono una comprensione più profonda della natura dei raggi cosmici di alta energia e gettano maggiore luce sull’esistenza della materia oscura.
Francesca sa rapportarsi molto bene con i ragazzi liceali.
Con linguaggio semplice ci ha raccontato che il suo esperimento ricerca, fuori dall’atmosfera, segnali di antimateria (antielio, anticarbonio… fino all’antipiombo) che sarebbero prodotti da antistelle che potrebbero essere presenti nella nostra galassia. In laboratorio possiamo produrre antimateria, ma quella ricercata da AMS é ‘naturale’!
Il modello cosmologico detto ‘modello standard’ prevede l’esistenza dell’antimateria. Per la verità, questo modello sarebbe stato superato da un altro modello detto ‘supersimmetrico’ che, oltre all’esistenza dell’antimateria, prevede l’esistenza della materia oscura, detta anche massa mancante, che sarebbe responsabile di anomalie di tipo gravitazionale.
Secondo gli scienziati l’Universo sarebbe costituito dal 4.9% di materia ordinaria (barionica) che è quella che noi conosciamo, dal 26,8% di materia oscura e dal 68,3% di energia oscura.
Il concetto di energia oscura è complesso e puramente teorico. Si conosce qualcosa in più della materia oscura, che può essere ‘vista’ non con gli occhi (non emette luce) ma gravitazionalmente. La particella costituente la materia ocura sarebbe il ‘neutralino’, particella molto massiva che ha molta interazione gravitazionale e poca interazione elettromagnetica (non produce luce).
Il grafico sopra mostra un eccesso rispetto ai valori attesi nella produzione di positroni, provenienti da una pulsar della nostra galassia. Questo fatto potrebbe essere dovuto ad interazioni fra neutralini che produrrebbero adroni ma anche particelle ordinarie come i positroni e quindi ciò sarebbe una dimostrazione indiretta dell’esistenza dei neutralini.
Francesca si trovava alla Nasa quando lo Shuttle nella sua ultima missione, con a bordo AMS, è stato lanciato da Cape Canaveral e ha seguito tutte le operazioni di lancio da Houston.
Ci ha regalato anche un’osservazione toccante che tutti noi non dobbiamo mai dimenticare: la Terra, vista dallo spazio, appare come un pianeta bellissimo, colorato di verde e di azzurro. Dobbiamo fare in modo di preservarlo così! È nostro dovere come genere umano.
Prof.ssa Carla Para - Liceo scientifico Righi di Bagno di Romagna
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Articolo del Corriere di Romagna del 29-12-15
Alcune immagini dell'incontro:
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