ORIENTAMENTO, RI-ORIENTAMENTO, INTEGRAZIONE E INCLUSIONE
ORIENTAMENTO E RI-ORIENTAMENTO
Le problematiche legate al passaggio alla scuola superiore e la complessità sempre maggiore delle prospettive post-diploma hanno stimolato
il Liceo a un generale ripensamento delle attività di orientamento e sostegno del percorso formativo dello studente, che appaiono un momento di centrale rilevanza nella preoccupazione educativa della scuola, soprattutto nell’attuale momento di transizione dell’intero sistema
scolastico italiano.
Tutta l’attività di orientamento, che vede come protagonisti gli studenti e i docenti, aiutati da esperti ed agenzie del territorio, corrisponde
essenzialmente a tali obiettivi:
Normalmente essa appare così articolata:
Primo Biennio: riflettere sulle scelte; rimotivarle; aiutare eventualmente a scegliere di nuovo.
Secondo Biennio e Quinto anno: aiutare a scegliere dopo il diploma la facoltà universitaria, la formazione professionale e l’ambito lavorativo più idoneo.
I docenti partecipano a tale attività in due modi:
Le iniziative attuate sono:
Ri-orientamento nel primo Biennio
Specialmente nel primo anno l’attività educativa e didattica è volta sia a consolidare la scelta compiuta dagli studenti, sia (ove se ne accerti l’opportunità) a riorientarli ad altri indirizzi di studio. La maggior parte di essi, infatti, si inserisce positivamente nella nuova realtà scolastica; tuttavia, quando le difficoltà incontrate da uno studente rivelano un forte disorientamento rispetto alla scelta effettuata, si rende
necessario il ri-orientamento, al fine di prevenire l’insuccesso formativo e la dispersione scolastica. Tale processo di ri-orientamento (ad altri indirizzi del Liceo, ad altro Istituto o, eventualmente, alla Formazione professionale) sarà tanto più efficace quanto più sarà organico e tempestivo. È pertanto auspicabile che il cambiamento di percorso avvenga entro il primo anno, attraverso accordi interni o convenzioni
fra istituti.
Il percorso, dopo la fase di accoglienza-ingresso, si articola in questi momenti:
In caso di problemi di ri-orientamento si fanno carico della situazione:
Orientamento post-diploma nel Secondo Biennio e Quinto anno
L’attività di orientamento post-diploma è tesa a fornire agli studenti gli strumenti utili ad effettuare una scelta informata che li introduca nel mondo universitario con la piena consapevolezza di ciò che li attende, consci che una parte considerevole della dispersione universitaria dipende da un’errata decisione iniziale.
A tal fine si sviluppa una serie d’iniziative e progetti:
Il Liceo è frequentato regolarmente da alunni disabili, DSA, BES e stranieri che con la loro presenza arricchiscono l'esperienza di vita di quanti, giovani e adulti, vivono e lavorano al loro fianco. Allo stesso tempo essi incrementano il patrimonio formativo dell'Istituto, stimolando alla ricerca e all'attuazione di percorsi relazionali, pedagogici e didattici sempre più positivi ed efficaci, non solo per loro, ma per tutti gli studenti.
In questa prospettiva il Liceo ha progressivamente elaborato un progetto di accoglienza ed integrazione così articolato:
- individuazione di un insegnante referente/ funzione strumentale, incaricato di coordinare l'attività degli operatori interni (docenti curricolari e di sostegno, segreteria, personale non docente) ed esterni (educatori, operatori sanitari e sociali) in collaborazione con le famiglie, di tenere i contatti con le istituzioni operanti sul territorio, di raccogliere i fabbisogni degli alunni e delle famiglie, di redarre un’anagrafe degli studenti stranieri, ecc.;
- costituzione di un Gruppo di Lavoro d' Istituto, detto Commissione Integrazione e Handicap, formato da docenti, ed integrato, a seconda delle problematiche, da genitori, studenti, operatori ASL, ecc. con il compito di:
a) elaborare proposte didattiche, strategie e modelli operativi;
b) definire i compiti del Consiglio di classe in relazione a specifiche situazioni ed ai bisogni rilevati;
c) far conoscere strumenti/materiali/sussidi utili all' azione educativa e didattica;
d) promuovere attività di formazione in ordine alla normativa, alle strategie relazionali, alla metodologia e alla valutazione/certificazione;
e) suggerire iniziative atte a sviluppare la sensibilità e l'attenzione di tutti ai fini di un'autentica integrazione.
Il piano didattico e la valutazione di questi studenti prevede due modalità:
1. lo studente con disabilità fisica che segue la didattica curricolare con Piano Educativo Individualizzato (PEI), così come lo studente DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento), BES e straniero (Bisogni Educativi Speciali) con un Piano Didattico Personalizzato (PDP), viene valutato regolarmente, anche se utilizza strumenti facilitatori per la lettura, lo studio (schemi, mappe concettuali, software, ecc.) e la scrittura (computer, programmi dedicati, ecc.), o necessita di tempo per appropriarsi della lingua italiana a seconda di quanto descritto nel PEI o PDP;
2. lo studente con disabilità psico-fisica che segue una didattica differenziata o con obiettivi minimi viene valutato in relazione alle finalità e agli obiettivi definiti nel PEI in base alle sue specifiche conoscenze, competenze e abilità e agli strumenti da lui utilizzati.
I PEI e PDP per questi alunni devono essere approntati nei primi Consigli di classe dell’anno e possono subire modifiche e aggiornamenti in itinere, anche in corso d’anno.
Pur se in misura ancora limitata rispetto ad altri istituti del territorio, come indicato precedentemente il Liceo accoglie alunni stranieri di varie nazionalità, che rientrano nell’ambito dei Bisogni Educativi Speciali e per i quali, dopo le opportune osservazioni di inizio anno scolastico, viene predisposto un PDP relativamente alle discipline per le quali si prevede la necessità di adattare conoscenze e competenze richieste dal programma curricolare, organizzare attività di supporto alla didattica, come corsi di lingua italiana della comunicazione (L1) e dello studio (L2), oppure fornire indicazioni specifiche per far loro conoscere strumenti/materiali/sussidi utili per il loro studio e perché possano interagire e raccordarsi con le istituzioni del territorio interessate al fenomeno (come i CPIA, ovvero i Centri Provinciali Istruzione Adulti).
Per questi studenti i docenti che ritengono necessario un adattamento dei contenuti per la propria disciplina compilano un programma contenente obiettivi disciplinari minimi e obiettivi trasversali comuni agli altri studenti, il quale viene consegnato al coordinatore della classe e allegato alla scheda del PDP dell'alunno. Adattamento dei programmi significa non solo adattamento dei contenuti, ma anche diversa articolazione temporale e diversa organizzazione didattica.
È pertanto possibile (come da normativa corrente):
- ridurre in un primo momento i contenuti dei curricoli ai concetti essenziali;
- sospendere temporaneamente la valutazione, per il primo quadrimestre di frequenza, di una o più discipline;
- ritenere l'acquisizione della lingua italiana scritta e orale obiettivo generale;
- prevedere un lasso di tempo biennale per il raggiungimento degli obiettivi minimi.
La valutazione finale degli studenti stranieri, oltre a considerare la situazione di eventuale svantaggio linguistico per i tempi di apprendimento dell'italiano come L2, deve tener conto per il raggiungimento degli obiettivi fissati nel PDP, dell'impegno, della partecipazione e della progressione nell'apprendimento.
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