La Posizione italiana sui principi fondamentali di Internet - b. Cittadinanza in rete
Accesso all’infrastruttura indipendentemente dal luogo di residenza. Gli operatori e gli attori della rete sono liberi di competere su un piano di parità, e sono al tempo stesso obbligati a cooperare garantendo l’interconnessione. La distribuzione dell’infrastruttura di rete è realizzata in modo da supportare il traffico necessario al suo buon funzionamento e da garantire il collegamento con le infrastrutture internazionali esistenti. E’ nell'interesse e nelle prerogative dello Stato intervenire qualora le imprese di telecomunicazioni, per ragioni di mercato, non forniscano accesso ad Internet in banda larga in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale. Lo Stato, inoltre, aiuta tutti i cittadini a diventare utenti attivi della rete, anche tramite interventi educativi ed aiuti economici laddove necessario.
Punti di accesso ad Internet. Le istituzioni pubbliche e le autorità locali offrono alla cittadinanza un’adeguata distribuzione di punti di accesso ad Internet, con e senza fili, in biblioteche, scuole, piazze, e altri centri di aggregazione pubblici. Le istituzioni favoriscono, anche attraverso un quadro normativo adeguato, la predisposizione di punti di accesso gratuito regolamentato in particolare per categorie di utenti specifici, quali per esempio i soggetti con particolare divario digitale.
Accesso e riutilizzo dei dati del settore pubblico. I dati prodotti e gestiti dalle istituzioni pubbliche sono condivisi con i cittadini, fatti salvi interessi prevalenti da individuare restrittivamente. La nozione di apertura dei dati è da intendersi come possibilità di accedere e riutilizzare pienamente i dati generati e detenuti dal settore pubblico. I dati e le informazioni la cui produzione e gestione è finanziata tramite fondi pubblici, inclusi quelli derivanti dalla ricerca scientifica, sono condivisi con i cittadini per la massimizzazione del loro potenziale sociale ed economico.
Accessibilità come strumento di inclusione. La fruizione di strumenti e piattaforme della rete avviene senza limitazioni o barriere tecniche all’entrata per tutti i cittadini, in particolare alle persone con disabilità. I contenuti e i servizi in rete della pubblica amministrazione sono accessibili a tutti, senza alcuna discriminazione, in particolare alle persone che per disabilità o condizioni particolari (es: divario digitale) non possono interagire con le amministrazioni se non tramite l’uso di Internet.
Diritti umani e libertà fondamentali in rete e per mezzo della rete. Nel rispetto dello stato di diritto, le istituzioni incoraggiano l’uso globale della rete Internet e delle sue applicazioni in quanto strumenti di partecipazione democratica e promozione dei diritti umani e delle libertà fondamentali tra cui quelle di opinione, espressione, informazione, riunione e associazione. La censura arbitraria e indiscriminata, la sorveglianza generalizzata e ingiustificata dei contenuti e degli utenti e le pratiche di restrizione di accesso alla rete e ai suoi contenuti non sono tollerati.
Auto-organizzazione e autonomia degli individui in rete. La capacità dei cittadini di organizzarsi, promuovere azioni collettive e manifestare il proprio dissenso in rete è tutelato come forma ed espressione di partecipazione democratica dal basso. Internet costituisce un luogo privilegiato di sperimentazione, scambio di conoscenze e pratiche sociali. Tali pratiche sono incoraggiate quali spazi di innovazione sociale, partecipazione dal basso ed esempio concreto di esercizio della cittadinanza digitale.
Categoria: Archivio e Pubblicazioni | Data di pubblicazione: 09/01/2014 |
Sottocategoria: Eventi | Data ultima modifica: 09/01/2014 |
Permalink: Cittadinanza in rete | Tag: Cittadinanza in rete |
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