INCLUSIONE DEGLI ALUNNI DISABILI, DSA, BES e stranieri
Il Liceo è frequentato regolarmente da alunni disabili, DSA, BES e stranieri che con la loro presenza arricchiscono l'esperienza di vita di quanti, giovani e adulti, vivono e lavorano al loro fianco. Allo stesso tempo essi incrementano il patrimonio formativo dell'Istituto, stimolando alla ricerca e all'attuazione di percorsi relazionali, pedagogici e didattici sempre più positivi ed efficaci, non solo per loro, ma per tutti gli studenti.
In questa prospettiva il Liceo ha progressivamente elaborato un progetto di accoglienza ed integrazione così articolato:
- individuazione di un insegnante referente/ funzione strumentale, incaricato di coordinare l'attività degli operatori interni (docenti curricolari e di sostegno, segreteria, personale non docente) ed esterni (educatori, operatori sanitari e sociali) in collaborazione con le famiglie, di tenere i contatti con le istituzioni operanti sul territorio, di raccogliere i fabbisogni degli alunni e delle famiglie, di redarre un’anagrafe degli studenti stranieri, ecc.;
- costituzione di un Gruppo di Lavoro d' Istituto, detto Commissione Integrazione e Handicap, formato da docenti, ed integrato, a seconda delle problematiche, da genitori, studenti, operatori ASL, ecc. con il compito di:
a) elaborare proposte didattiche, strategie e modelli operativi;
b) definire i compiti del Consiglio di classe in relazione a specifiche situazioni ed ai bisogni rilevati;
c) far conoscere strumenti/materiali/sussidi utili all' azione educativa e didattica;
d) promuovere attività di formazione in ordine alla normativa, alle strategie relazionali, alla metodologia e alla valutazione/certificazione;
e) suggerire iniziative atte a sviluppare la sensibilità e l'attenzione di tutti ai fini di un'autentica integrazione.
Il piano didattico e la valutazione di questi studenti prevede due modalità:
1. lo studente con disabilità fisica che segue la didattica curricolare con Piano Educativo Individualizzato (PEI), così come lo studente DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento), BES e straniero (Bisogni Educativi Speciali) con un Piano Didattico Personalizzato (PDP), viene valutato regolarmente, anche se utilizza strumenti facilitatori per la lettura, lo studio (schemi, mappe concettuali, software, ecc.) e la scrittura (computer, programmi dedicati, ecc.), o necessita di tempo per appropriarsi della lingua italiana a seconda di quanto descritto nel PEI o PDP;
2. lo studente con disabilità psico-fisica che segue una didattica differenziata o con obiettivi minimi viene valutato in relazione alle finalità e agli obiettivi definiti nel PEI in base alle sue specifiche conoscenze, competenze e abilità e agli strumenti da lui utilizzati.
I PEI e PDP per questi alunni devono essere approntati nei primi Consigli di classe dell’anno e possono subire modifiche e aggiornamenti in itinere, anche in corso d’anno.
Pur se in misura ancora limitata rispetto ad altri istituti del territorio, come indicato precedentemente il Liceo accoglie alunni stranieri di varie nazionalità, che rientrano nell’ambito dei Bisogni Educativi Speciali e per i quali, dopo le opportune osservazioni di inizio anno scolastico, viene predisposto un PDP relativamente alle discipline per le quali si prevede la necessità di adattare conoscenze e competenze richieste dal programma curricolare, organizzare attività di supporto alla didattica, come corsi di lingua italiana della comunicazione (L1) e dello studio (L2), oppure fornire indicazioni specifiche per far loro conoscere strumenti/materiali/sussidi utili per il loro studio e perché possano interagire e raccordarsi con le istituzioni del territorio interessate al fenomeno (come i CPIA, ovvero i Centri Provinciali Istruzione Adulti).
Per questi studenti i docenti che ritengono necessario un adattamento dei contenuti per la propria disciplina compilano un programma contenente obiettivi disciplinari minimi e obiettivi trasversali comuni agli altri studenti, il quale viene consegnato al coordinatore della classe e allegato alla scheda del PDP dell'alunno. Adattamento dei programmi significa non solo adattamento dei contenuti, ma anche diversa articolazione temporale e diversa organizzazione didattica.
È pertanto possibile (come da normativa corrente):
- ridurre in un primo momento i contenuti dei curricoli ai concetti essenziali;
- sospendere temporaneamente la valutazione, per il primo quadrimestre di frequenza, di una o più discipline;
- ritenere l'acquisizione della lingua italiana scritta e orale obiettivo generale;
- prevedere un lasso di tempo biennale per il raggiungimento degli obiettivi minimi.
La valutazione finale degli studenti stranieri, oltre a considerare la situazione di eventuale svantaggio linguistico per i tempi di apprendimento dell'italiano come L2, deve tener conto per il raggiungimento degli obiettivi fissati nel PDP, dell'impegno, della partecipazione e della progressione nell'apprendimento.
Progetti attivati nei passati anni scolastici (exempla)
1. A.S. 2016/2017 PROGETTO DI QUALIFICAZIONE SCOLASTICA - COMPUTER E MONITOR
Nel Liceo A. Righi in questi ultimi anni la presenza degli alunni disabili, DSA, BES e stranieri è aumentata. Questo ha comportato la necessità di attivare strategie nuove per garantire il miglior livello possibile di integrazione. Il liceo scientifico per sua stessa natura è votato alla ricerca e alla sperimentazione di strumenti didattici innovativi capaci di sviluppare in tutti gli alunni, in particolare in quelli che hanno bisogni educativi speciali, le loro potenzialità. Per questo dall'a.s. 2016/2017 tutte le classi sono state dotate di computer e monitor.
2. A.S. 2010-2011 PROGETTO DI QUALIFICAZIONE SCOLASTICA – LIM
Nell'ambito della innovazione della didattica si è ritenuto che l'utilizzo di L.I.M. - Lavagna Interattiva Multimediale possa essere lo strumento adatto sia per gli insegnanti per migliorare la didattica che per gli alunni per ottimizzare i loro processi di apprendimento. Per questa ragione alcune classi sono state dotate di LIM.
3. A.S. 2007-2008 (dal) PROGETTO COMETA
Dall'a.s. 2007-2008 il Liceo in collaborazione con l'E.N.A.I.P. (sede di Cesena) ha inserito i propri alunni disabili nel Progetto "Cometa: percorsi integrati in alternanza scuola e formazione professionale/lavoro".
4. A.S. 2006-2007 PROGETTO SCUOLA-ESPRESSIONE ED INTEGRAZIONE DI SE' E DEI SE' - ACQUATICITA': IL MOVIMENTO E LA RELAZIONE IN ACQUA
L’essere umano si sviluppa, secondo U. Bronfenbrenner (1976), nell’interazione tra individuo e ambiente per questo ha elaborato la sua teoria di ambiente ecologico.
A. Damasio (1995), studiando pazienti con lesioni cerebrali, ha messo in evidenza le strette relazioni tra corpo e mente, sostenendo il superamento del pensiero cartesiano, che le considerava entità separate, addirittura una inferiore all’altra.
Attivare Progetti, nei quali più forme espressive, attraverso la valorizzazione di vari canali e in ambienti diversi, sono elementi centrali dell’attività, può favorire la crescita e l’integrazione di tutti gli allievi, anche quelli con gravi disabilità.
Finalità del progetto: Consentire agli alunni disabili di vivere l’esperienza natatoria in funzione della loro situazione di svantaggio psicomotorio all’interno di un’ipotesi di acquisizione di maggiore autonomia e con la finalità di una ricaduta positiva sui comportamenti fisici e psichici dei singoli alunni.
Attività: L’allievo che non ha mai svolto attività natatorie, inizialmente verrà accolto all’interno della piscina piccola. A seconda del loro svantaggio psicomotorio verrà loro destinato un istruttore ed in rapporto uno ad uno. Durante la fase preparatoria e seguente l’attività (spogliatoio) saranno seguiti dagli insegnanti di sostegno e accompagnatori e dall’educatore/personale della scuola, cercando laddove possibile di favorire le autonomie per l’accudimento personale e per il proprio materiale.
Alla fine dell’attività sarà previsto un momento di aggregazione e di ricreazione con tutti i componenti del gruppo per favorire la socializzazione, l’aggregazione e per fare un resoconto delle attività svolte.
5. A.s. 2006-2007 PROGETTO SCUOLA-ESPRESSIONE ED INTEGRAZIONE DI SE' E DEI SE' - IPPOTERAPIA: SVILUPPO SENSO-MOTORIO E RELAZIONALE- AFFETTIVO
L’ippoterapia è un complesso di tecniche rieducative che permette di superare danni sensoriali, cognitivi e comportamentali attraverso un’attività ludico-sportiva che si svolge a cavallo. Proprio perché coinvolge il soggetto globalmente, la riabilitazione equestre è indicata nel trattamento delle più disparate patologie: dalle paralisi cerebrali infantili a quelle centrali o periferiche conseguenti ad encefalopatie, poliomelite o ictus, dalle lesioni midollari conseguenti a traumi alla spina bifida, dalla schizofrenia, all’autismo.
Metodologia: La metodologia è quella di conoscere e fare scoperte in prima persona che permettano realmente di porre l’allievo al centro dell’azione formativa, consentendogli di controllare i propri ritmi e percorsi di apprendimento, ma soprattutto rafforzando la possibilità di acquisire competenze proprio attraverso la sperimentazione attiva e la scoperta/soluzione di problemi, utilizzando un metodo efficace, definito “imparare facendo”. Per costruire se stesso come persona, ma anche per costruire ogni conoscenza, l’essere umano deve agire, cioè deve fissare ed assumere personalmente l’informazione derivata dalle sue interazioni e scambi con l’ambiente.
Questa dinamica dell’azione è una dinamica corporea, poiché l’individuo è un “movimento esistenziale”; è un insieme di sistemi di informazione e di comunicazione aperti sul mondo.
Formazione e Ricerca
1. A.S. 2016/2017 - Progetto di formazione per docenti - Modulo 3.0: Didattica inclusiva rivolta agli alunni DSA, BES, stranieri, disabili.
PROGRAMMA
Primo incontro: lunedì 9 gennaio 2017
Argomenti: problematiche legislative, amministrative, modelli di piani didattici, strumenti operativi; presentazione dell’esperienza di una scuola di pari grado.
Relatori: prof. Massimo Perazzoni (USP Forlì), prof.ssa Alessandra Prati (USP Forlì), prof.ssa Lorella Zauli (USP Forlì); una docente di una scuola superiore di Cesena.
Secondo incontro: martedì 31 gennaio 2017
Argomenti: esperienze didattico - pedagogiche.
Relatore: prof. Andrea Canevaro (Università di Bologna).
Terzo incontro: mercoledì 15 febbraio 2017
Argomenti: utilizzo di strumenti compensativi, programmi software facilitatori, sintesi vocale, audiolibri, condivisione documenti, utilizzo del BYOD (Bring Your Own Device), ecc.
Relatore: prof. Davide Amaduzzi (Liceo Righi, Cesena).
Coordinatore degli incontri il prof. Alberto Antolini
2. Piano nazionale di formazione e ricerca “I CARE: Imparare, Comunicare, Agire in una Rete Educativa”.
Progetto - INCONTRI CON LA DIVERSITA’ (aa.ss.2007-2008, 2008-2009)
Il nostro istituto ha un’esperienza relativamente “giovane” nell’ambito della disabilità. Fino a qualche anno fa gli alunni che si erano rivolti all’istruzione liceale decidevano di affrontare questo corso di studi in piena consapevolezza e presentavano disabilità fisiche che permettevano loro di raggiungere gli obiettivi caratterizzanti del corso di studi, conseguendo il diploma a pieno titolo.
In questi ultimi anni la richiesta di iscrizione al nostro istituto da parte di famiglie con alunni che presentano diversi gradi di disabilità con difficoltà non solo in ambito motorio, ma anche cognitivo, è aumentata. Ciò ha comportato da parte di tutto il personale docente coinvolto un approccio nuovo al proprio fare “lezione”, con le difficoltà che un corso liceale, improntato su un tipo di studio eminentemente teorico e non pratico, determina. Calibrare obiettivi minimi personalizzati o una programmazione differenziata ha aperto problematiche nuove, nodi che non sempre è stato facile sciogliere, anche per la discontinuità che si è determinata nell’alternarsi di anno in anno dei docenti di sostegno.
Questo ha fatto scaturire l’esigenza di approfondire le tematiche (nuove per molti) legate all’handicap, da cui la necessità di un aggiornamento improntato sulla ricerca-azione, guidato da docenti esperti, per affrontare il nodo integrazione-inclusione delle persone disabili.
Il progetto si è sviluppato in una serie di incontri teorici aperti a tutti i docenti dell’istituto e due incontri “attivi” con gli studenti di due classi in cui sono inseriti gli alunni disabili.
Una prima parte del lavoro si è svolto nell’anno scolastico 2007/08 ed una seconda nell’a.s. 2008/2009, secondo un percorso così strutturato:
Parte teorica
La comunicazione: la dimensione dell’ascolto; la capacità di esprimersi in relazione all’interlocutore.
Piano educativo individualizzato – Progetto di vita (due incontri): diagnosi funzionale-educativa; profilo dinamico-funzionale; attività, materiali, metodi di lavoro; verifiche e valutazioni.
Deficit e tecnologie: tipo di deficit; criteri per la scelta degli ausili.
Parte pratica
Incontri con due classi in cui sono presenti alunni disabili: attività pratiche con esercizi, giochi di ruolo, ecc.
Convegni
Partecipazione al convegno: Autismo in adolescenza: la scuola accoglie e prepara alla vita adulta,
Relazione di Sandra Gualtieri, Alberto Antolini, Esperienze di educazione personalizzata e integrazione nella scuola media e nella scuola superiore: l’esperienza di Samuele.
Permalink: Area Integrazione | Data di pubblicazione: 06/11/2017 |
Tag: Area Integrazione | Data ultima modifica: 06/11/2017 18:33:05 |
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