Visita al Radiotelescopio di Medicina (Bologna)
Bologna 21 marzo 2017. Classi IV e V Liceo Scientifico ‘Righi’
sede di Bagno di Romagna
‘…E così questo immenso occhio comincia a guardare nella profondità dello spazio, forse proprio a centomila milioni di miliardi di chilometri, e noi comprendiamo che in fondo – come tutte le cose fatte dall’uomo – esso serve soltanto a guardare dentro di noi.’
MARCELLO CECCARELLI
Lezione sul campo. Davvero un’interessante esperienza la visita delle classi quarta e quinta al Radiotelescopio di Medicina (BO). La dottoressa Simona Righini, Tecnologo III livello INAF Istituto di Radioastronomia, ha presentato agli studenti l’attività che svolge il radiotelescopio, fondato nel 1970 dal CNR, e facente parte dal 2005 dell’INAF. Bologna è la sede principale dell’IRA (Istituto di Radioastronomia) e si avvale delle due antenne di Medicina (Croce del Nord e Parabola di 32 metri), della parabola di Noto (SR), 32 metri e inaugurata nel 1983, e dell’antenna di 64 metri dell’Osservatorio astronomico di Cagliari, inaugurata recentemente. Le tre antenne italiane fanno parte della rete planetaria di radiotelescopi denominata Very Long Baseline Interferometer (VLBI).
Le osservazioni interferometriche comportano l’utilizzo simultaneo delle antenne della rete –‘ E’ come avere un'unica antenna distribuita su tutto il nostro pianeta’ dice la dottoressa Righini – e consentono di ottenere immagini ad altissima risoluzione delle radiosorgenti e di seguirne l’evoluzione nel tempo.
L’indagine dei segnali radio provenienti dall’Universo concorre a dare risposte agli interrogativi fondamentali della Fisica, quali la formazione dell’Universo, delle galassie, delle stelle, dei pianeti, dei campi magnetici, dei buchi neri.
L’IRA si occupa di galassie, e in particolare della Via Lattea, di ammassi di galassie, di radiosorgenti e persino di Geodesia (misure accurate dei moti della crosta terrestre). Infine l’IRA consente di rilevare i detriti spaziali che costituiscono una seria minaccia per la Stazione Spaziale Internazionale e per i satelliti delle telecomunicazioni. A questo riguardo la dottoressa Righini ci ha anticipato un progetto di privati, gestori di aziende che si occupano di telecomunicazioni, volto all’utilizzazione di 12 cilindri della Croce del Nord per monitorare i rifiuti spaziali.
Essersi trovati sotto la parabola mentre cambiava la sua posizione è stato incredibile, quasi spaventoso!
Altrettanto incredibili le nuove piccole antenne che rappresentano il futuro della radioastronomia.
prof.ssa Carla Para
Permalink: Visita al Radiotelescopio di Medicina delle classi IV e V di Bagno di R. | Data di pubblicazione: 30/03/2017 |
Tag: Visita al Radiotelescopio di Medicina delle classi IV e V di Bagno di R. | Data ultima modifica: 30/03/2017 14:37:45 |
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